La Giornata di studio, in occasione del bicentenario della sua nascita, ha l’obiettivo di ricordare Gregor Johann Mendel, considerato il padre della genetica, nato il 20 Luglio del 1822 nell’attuale Hyncice (Repubblica Ceca), al confine tra la Moravia e la Slesia. Poco più che ventenne entrò come novizio nel monastero agostiniano di Brno, dove i monaci, oltre a dedicarsi alla cultura religiosa, praticavano la ricerca e l’insegnamento delle discipline scientifiche. Mendel predilesse la biologia e la matematica applicate alle piante, avviando un programma di ricerche sulla ibridazione delle piante che lo condusse a definire le leggi alla base dell’ereditarietà.
I quattro relatori tratteranno argomenti strettamente scientifici e non biografici, non solo perché la storia di Mendel è ben conosciuta, ma perché solo parlando di genetica (e di quanto questa disciplina abbia influenzato la biologia, la scienza in generale e quindi il mondo tutto), si rende giustizia a quell’umile monaco agostiniano che, in una sostanziale solitudine, lasciò scritto così nel 1884, anno della sua morte: “… non ci vorrà molto che il mondo intero apprezzerà i risultati e il significato del mio lavoro”.
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