Macellare gli animali senza sofferenza e senza difficoltà per gli operatori, dal momento del carico fino all’abbattimento, è un tema particolarmente caro all’Istituto di Bioetica per la Veterinaria e l’Agroalimentare (IBV-A) che, tra le iniziative dedicate all’argomento, promuove in collaborazione al Centro Interdipartimentale per l’Etica e l’Integrità nella Ricerca del CNR un incontro di approfondimento per delineare lo stato dell’arte.
Con alcuni accorgimenti, infatti, già oggi potrebbe essere possibile effettuare queste uccisioni in modo inconsapevole per l’animale macellato, ove, sinteticamente, per macellazione inconsapevole si intende un processo condotto con procedure e tecniche tali da abolire le sofferenze e la consapevolezza degli animali, comprendendo in questo l’utilizzo di farmaci e/o la macellazione condotta direttamente presso gli allevamenti. In sostanza, gli animali potrebbero vivere per mesi, o anni, una vita in benessere per poi perdere la coscienza degli eventi prima che la fase dell’uccisione e ciò che la precede abbia inizio. Nel prossimo futuro sarebbe possibile superare la questione morale del consumo di carne e in generale di prodotti zootecnici, giungendo con la massima tempestività alla definizione di procedure, tecnologie (compreso l’utilizzo di farmaci), e norme che rendano possibile una generalizzata pratica di macellazione inconsapevole. Questo consentirebbe di lanciare il più forte dei segni di cambiamento nelle relazioni morali, oltre che materiali, tra esseri umani e animali.
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